Allarme INPS, parte la stretta sull’Assegno di Inclusione: arrivano verifiche a tappeto

Firmato il 4 luglio 2025 il protocollo tra INPS e Corte dei Conti: scambio dati ogni sei mesi, controlli preventivi e bonus da 234 milioni per i beneficiari dell’Assegno di Inclusione.

Il 4 luglio 2025, a Palazzo Wedekind, è stato firmato un accordo che modifica in profondità il sistema di vigilanza sulle misure di contrasto alla povertà. Il nuovo protocollo d’intesa biennale siglato dal Presidente dell’INPS Gabriele Fava e dal Procuratore Generale della Corte dei Conti Pio Silvestri prevede l’attivazione di un sistema coordinato di controllo anticipato sui flussi di spesa legati all’Assegno di Inclusione e al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).

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Allarme INPS, parte la stretta sull’Assegno di Inclusione – ispacnr.it

A questo si aggiunge un nuovo contributo straordinario da 234 milioni di euro, già stanziato, destinato ai beneficiari dell’AdI che concludono il primo ciclo di 18 mesi nel corso del 2025.

Scambio semestrale di dati e verifiche congiunte tra INPS e Corte dei Conti

Il protocollo introduce un modello di vigilanza preventiva, con uno scambio semestrale di dati strutturati tra INPS e Corte dei Conti. Il meccanismo si fonda sull’analisi anticipata delle anomalie nei percorsi di erogazione dei sussidi, con l’obiettivo di intercettare situazioni sospette prima ancora che si concretizzi un eventuale illecito.

Alla nuova struttura operativa parteciperanno attivamente anche la Guardia di Finanza e l’Arma dei Carabinieri, grazie al supporto di sistemi digitali avanzati per l’elaborazione dei dati. L’approccio è chiaro: non intervenire dopo, ma prevenire, tracciando prima i potenziali abusi. Una strategia che, secondo Fava, segna “una svolta culturale e operativa”, orientata all’efficienza nella spesa pubblica.

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INPS e Corte dei Conti firmano un nuovo protocollo – ispacnr.it

Silvestri ha definito questo protocollo un possibile modello estendibile anche ad altri settori della finanza pubblica, dai bonus per le imprese agli incentivi fiscali, nel caso i primi risultati si rivelassero efficaci. Resta però centrale il tema della tutela dei dati personali: il flusso semestrale di informazioni tra istituzioni dovrà essere gestito con meccanismi di garanzia e trasparenza, in linea con la normativa sulla privacy e sul trattamento dei dati sensibili.

Bonus ponte da 500 euro per i beneficiari AdI: erogazione entro fine luglio

Parallelamente all’accordo operativo, il governo ha annunciato un bonus straordinario per i percettori dell’Assegno di Inclusione che stanno concludendo il primo ciclo di 18 mesi di sostegno. Secondo quanto riferito dal Ministero del Lavoro, è stato approvato lo stanziamento di 234 milioni di euro per finanziare questa indennità ponte, che andrà a coprire il mese di sospensione obbligatoria previsto dalla normativa prima della possibilità di rinnovare la misura.

La somma sarà riconosciuta in automatico, fino a un massimo di 500 euro per ciascun beneficiario, ma restano ancora incertezze sui tempi esatti. Il Ministro Marina Calderone, durante il Consiglio dei Ministri del 30 giugno, ha confermato che le somme verranno versate entro la fine di luglio, ma si attendono ancora le istruzioni operative ufficiali da parte dell’INPS.

Il bonus, inserito come emendamento nel decreto fiscale attualmente in conversione, rappresenta una misura temporanea ma significativa, pensata per evitare interruzioni improvvise nei percorsi di sostegno economico attivati attraverso l’AdI.

Tra monitoraggio preventivo, investimenti mirati e coordinamento tra istituzioni, il sistema di welfare italiano si prepara così a entrare in una fase più proattiva, con l’obiettivo dichiarato di rendere più efficace, controllabile e trasparente l’utilizzo delle risorse pubbliche destinate al contrasto della povertà.

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