L’iniziativa rappresenta un importante passo per il riconoscimento del ruolo delle madri nel mondo del lavoro pubblico.
Con il cedolino dello stipendio di luglio 2025, molte lavoratrici del settore pubblico si sono viste accreditare un importo consistente sotto forma di Bonus Mamma, un sostegno economico rivolto alle dipendenti con almeno tre figli e assunte a tempo indeterminato nel corso del 2024.

Tuttavia, non tutte sono a conoscenza delle modalità per ottenere questo beneficio e dei dettagli relativi agli arretrati che possono superare i 3.000 euro.
Chi può beneficiare del Bonus Mamma e quali sono i requisiti
Il Bonus Mamma è stato introdotto con l’obiettivo di supportare le madri lavoratrici della pubblica amministrazione e incentivare la natalità. Per accedere a questa agevolazione, è necessario soddisfare due requisiti fondamentali:
- Essere madre di almeno tre figli, con almeno uno minorenne di 18 anni;
- Aver ottenuto un contratto a tempo indeterminato nel settore pubblico nel corso del 2024.
L’importo riconosciuto ammonta a 250 euro lordi mensili, che sommati danno un totale annuo di 3.000 euro. Questo bonus viene erogato mensilmente tramite una voce specifica in busta paga, identificata dal codice 163/002. È importante sottolineare che il bonus è esente da contributi previdenziali fino al limite previsto e, pur essendo fiscalmente imponibile, non influisce sul calcolo dell’ISEE in quanto non costituisce reddito aggiuntivo.
Arretrati e modalità di pagamento nel cedolino di luglio
Con il cedolino di luglio 2025, oltre alla mensilità corrente, sono stati corrisposti anche gli arretrati maturati a partire dalla data di immissione in ruolo a tempo indeterminato nel 2024. La somma degli arretrati varia in base al mese di assunzione:

- Chi è entrata in ruolo a luglio 2024 ha ricevuto sei mensilità arretrate (da luglio a dicembre 2024) più la mensilità di luglio 2025;
- Chi ha iniziato il contratto a settembre 2024 ha percepito quattro mensilità arretrate, oltre a quelle ordinarie del 2025.
Questa modalità garantisce un recupero automatico e senza richiesta da parte delle beneficiarie, ma molti restano ignari di come verificare o richiedere tale accredito.
Riassorbimento e interazione con il Bonus Meloni
Per evitare duplicazioni di agevolazioni, NoiPA ha effettuato un riassorbimento del precedente “Bonus Meloni” – un esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio per il biennio 2023-2024.
L’importo già percepito con il Bonus Meloni è stato sottratto dal calcolo complessivo del nuovo Bonus Mamma, senza che le dipendenti debbano effettuare alcuna restituzione, ma solo una compensazione tecnica.
Il bonus viene indicato in modo chiaro e separato nel cedolino di luglio 2025, sotto il codice 163/002, permettendo così alle lavoratrici di verificare la presenza dell’importo e degli eventuali arretrati in modo trasparente e tracciabile.