L’estate porta con sé il desiderio di relax, mare e sole, ma anche la necessità di prestare attenzione a malanni da spiaggia.
Nonostante il calo fisiologico di casi di raffreddore e influenza, virus e batteri non vanno in vacanza, e il caldo può indebolire il sistema immunitario, favorendo l’insorgenza di disturbi tipici dell’estate.
Tra i disturbi più frequenti sulla spiaggia, particolare riguardo va dato all’impetigine, una infezione batterica superficiale che colpisce soprattutto i bambini sotto i 10 anni. Gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma spiegano che l’impetigine è causata da batteri come streptococchi e stafilococchi e si manifesta con macchie rosse e bollicine sulla pelle. Queste lesioni non sono indice di scarse condizioni igieniche e si risolvono in pochi giorni con un trattamento antisettico e antibiotici topici.

Un altro nemico nascosto è la sabbia stessa, che può ospitare virus e batteri responsabili di micosi cutanee. I funghi sono molto resistenti e si possono trovare su sdraio, lettini, passerelle, docce e bordi piscina. La trasmissione avviene sia per contatto diretto, ovvero pelle su pelle, sia indiretto tramite superfici contaminate. Per prevenire il contagio è fondamentale asciugare bene la pelle, soprattutto nelle pieghe, fare docce frequenti, indossare sempre ciabatte in ambienti comuni e non condividere asciugamani o spazzole. L’uso di creme idratanti e protettive aiuta inoltre a mantenere la pelle sana e meno vulnerabile.
Virus gastrointestinali e le insidie alimentari dell’estate
Durante la stagione estiva aumentano le infezioni gastrointestinali, causate prevalentemente da virus e batteri, ma spesso anche da cibi crudi, poco cotti o contaminati. Le gastroenteriti rappresentano un problema comune e possono essere prevenute seguendo rigidi accorgimenti igienico-alimentari, soprattutto nelle giornate più calde. Evitare alimenti facilmente deperibili come creme, latticini e uova, e consumare solo acqua da bottiglie sigillate sono regole imprescindibili.
Un capitolo a parte riguarda le punture di insetti: in alcune zone endemiche le zanzare possono trasmettere malattie tropicali come la febbre dengue. Questa patologia, causata dal Dengue virus e trasmessa principalmente dalla zanzara Aedes aegypti, si presenta con febbre alta, dolore muscolare e articolare, cefalea e un caratteristico esantema cutaneo. La dengue è una malattia in aumento a livello globale, anche a causa dell’aumento degli spostamenti internazionali, e rappresenta una potenziale minaccia sanitaria anche per l’Europa. Recentemente, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato il vaccino Qdenga, un vaccino tetravalente vivo attenuato indicato per la prevenzione della dengue causata da uno qualsiasi dei quattro sierotipi del virus, un importante passo avanti nella lotta contro questa infezione.
In caso di punture di api, vespe o calabroni, è importante avere a portata di mano pomate cortisoniche e antipiretici, mentre per le punture di medusa, frequenti in spiaggia, la raccomandazione degli esperti è di disinfettare subito la zona colpita e applicare gel a base di cloruro d’alluminio per alleviare il dolore e l’irritazione.

Tra i malanni estivi più pericolosi vi sono i colpi di sole e i colpi di calore, che possono colpire chi si espone eccessivamente al sole o si espone a temperature elevate senza adeguata idratazione. Questi disturbi si manifestano con sintomi che vanno dall’eritema cutaneo alla febbre alta, nausea e cefalea. Per prevenirli è fondamentale bere molta acqua, indossare un cappellino, evitare l’esposizione nelle ore più calde e bagnarsi frequentemente la testa. I bambini sono particolarmente vulnerabili e richiedono attenzione speciale.
Oltre ai colpi di calore, un’altra problematica che si riscontra spesso in estate sono le lesioni cutanee da esposizione solare, che variano da semplici arrossamenti a ustioni di primo grado. L’uso di creme solari ad alto fattore protettivo e la limitazione dell’esposizione nelle ore centrali del giorno sono misure essenziali per tutelare la pelle.