Pasticcio INPS, tutti questi italiani dovranno restituire il Bonus e al più presto

In attesa di sviluppi, la situazione resta in evoluzione, con molte famiglie che si organizzano per difendersi e chiedere trasparenza e giustizia.

Un forte malessere sociale sta investendo numerose famiglie italiane, in particolare nella provincia di Salerno, a causa della richiesta di restituzione del Bonus asilo nido da parte dell’INPS.

Pasticcio INPS, tutti questi italiani dovranno restituire il Bonus
Chi dovrà restituire i soldi – ispacnr.it

Sono decine i nuclei familiari chiamati a restituire cifre che, in certi casi, superano i 10.000 euro, con scadenze stringenti di soli 30 giorni dalla notifica.

La controversia sul Bonus asilo nido: chi deve restituire e perché

Il problema nasce da un presunto “indebito percepimento” del bonus, come sostiene l’INPS, che ha inviato richieste di rimborso a varie famiglie. Tuttavia, molti genitori affermano di aver seguito correttamente tutte le procedure previste e di aver presentato una documentazione completa e conforme.

Tra le motivazioni addotte dall’ente di previdenza c’è la scelta di strutture non convenzionate o non riconosciute sul territorio, oppure la presentazione di documenti giudicati inadeguati. La situazione più critica si registra nel comune di Altavilla Silentina, dove la richiesta di restituzione ha generato un forte disagio economico e psicologico. Alcune famiglie si trovano davanti a somme di oltre 10.000 euro da restituire in tempi brevissimi, senza una chiara individuazione delle responsabilità.

Una testimonianza significativa è quella di Piera Acito, madre lavoratrice, che ha ricevuto una richiesta di rimborso di circa 1.800 euro. Molti cittadini denunciano la mancanza di un adeguato supporto e la difficoltà di affrontare una spesa così imprevista. Secondo quanto raccolto da Sky TG24, le famiglie stanno valutando azioni legali collettive, come una class action, per tutelare il principio della buona fede e chiedere una moratoria immediata sulle richieste di rimborso.

I requisiti e gli importi aggiornati del Bonus asilo nido 2025

Il Bonus nido è una misura di sostegno economico prevista dalla legge n. 232/2016 (articolo 1, comma 355) destinata alle famiglie con figli sotto i tre anni, per agevolare la frequenza di asili nido pubblici o privati autorizzati, oppure per l’assistenza domiciliare in caso di gravi patologie.

Per l’anno 2025, gli importi riconosciuti variano in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e alla data di nascita del bambino:

  • Per i bambini nati dall’1 gennaio 2024, l’importo massimo è di 3.600 euro annui (erogati in 11 rate), per ISEE minori o uguali a 40.000 euro;
  • In assenza di ISEE o con valori superiori a 40.000 euro, il bonus si riduce a 1.500 euro annui.
Pasticcio INPS, tutti questi italiani dovranno restituire il Bonus
Gli importi aggiornati del Bonus Nido – ispacnr.it

Per i bambini nati prima del 2024, le soglie sono diverse e prevedono un massimo di 3.000 euro annui per ISEE fino a 25.000,99 euro, con una riduzione progressiva fino a 1.500 euro per ISEE superiori a 40.000 euro o non presenti.

Impatti locali e richieste di intervento da parte delle famiglie

Il caso di Altavilla Silentina potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio che rischia di estendersi in tutta Italia. Le famiglie coinvolte chiedono un intervento urgente da parte dell’INPS, che finora non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. La richiesta è quella di aprire un tavolo tecnico-giuridico per chiarire le responsabilità nella gestione delle pratiche e sospendere temporaneamente le richieste di restituzione.

L’INPS, da strumento di welfare che supporta le famiglie nella cura dei figli, si trova ora al centro di una controversia che sta mettendo a dura prova la fiducia dei cittadini nel sistema di assistenza sociale.

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