Pensione, non la riceverai più se non invii questi documenti all’INPS: batosta per gli italiani

Attenzione: se non invii questa comunicazione all’INPS entro la data stabilita, la tua pensione potrebbe essere sospesa.

Non è uno scherzo, e nemmeno un’esagerazione. C’è un passaggio, spesso ignorato, che può determinare se una pensione verrà regolarmente accreditata o se, da un mese all’altro, sparirà dal conto corrente.

Comunicazine INPS pensione
L’INPS sospende la pensione se non invii questo documento (ispacnr.it)

E la cosa più inquietante è che non tutti lo sanno. Succede in silenzio, senza preavvisi urlati. Ti arriva una comunicazione, magari via posta o sul sito dell’INPS, ma se non la noti per tempo o non sai di dover agire, potresti ritrovarti senza il tuo assegno pensionistico. E a quel punto, rimediare non è sempre immediato.

L’INPS ti sospende la pensione senza questa comunicazione

La questione è semplice, almeno in teoria: a meno che non si voglia rischiare una sospensione della pensione, è fondamentale capire se si rientra tra coloro che devono inviare una comunicazione obbligatoria all’INPS. Non tutti i pensionati, infatti, sono tenuti a farlo. Però chi rientra in questa categoria ha una scadenza precisa da rispettare: il 15 settembre. Oltre quella data, il sistema non aspetta, e può partire la sospensione automatica della pensione.

La comunicazione in questione riguarda i redditi del nucleo familiare del titolare della prestazione. Per alcune tipologie di pensione, il diritto all’erogazione o l’importo spettante dipendono proprio dal reddito complessivo della famiglia. È il caso, ad esempio, di prestazioni collegate al reddito, come l’integrazione al trattamento minimo o l’assegno sociale. L’INPS ha bisogno di conoscere ogni anno l’entità e la composizione di questi redditi, e sta al pensionato trasmettere questi dati per tempo.

INPS perché sospende pensione
Ecco cosa e quando comunicare all’INPS (ispacnr.it)

Va detto che non c’è un meccanismo di invio automatico: la dichiarazione va presentata ogni anno, perché le condizioni economiche possono cambiare. Un figlio che comincia a lavorare, una pensione integrativa che si aggiunge, un’eredità ricevuta… sono tutte variabili che l’INPS deve conoscere per valutare se continuare a pagare la pensione con le stesse condizioni o ricalcolare l’importo. Non comunicarlo equivale, agli occhi dell’ente, a un’informazione mancante. E dove mancano i dati, l’INPS si tutela con la sospensione del pagamento.

Come inviare la comunicazione

Ciò che rende la questione ancora più delicata è che molti pensionati nemmeno sanno di dover presentare questa dichiarazione. Magari non leggono il messaggio online o non hanno un accesso regolare al portale MyINPS. Oppure pensano che basti averla inviata l’anno prima. Invece no. Ogni anno, la dichiarazione va rifatta, aggiornata e trasmessa entro i termini. Chi non lo fa, anche in buona fede, rischia di rimanere senza pensione almeno fino a quando non verrà sistemata la situazione.

Il consiglio, quindi, è uno solo: controllare fin da ora se si rientra tra coloro che devono presentare questa comunicazione. E farlo prima del 15 settembre. Perché la pensione non è solo un diritto, è anche una sicurezza quotidiana. E perderla, anche solo temporaneamente, può creare seri problemi.

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