Come bisogna lavare la frutta per eliminare davvero ogni traccia di pericolosi pesticidi? Ecco qual è il metodo giusto.
Con l’arrivo della stagione estiva, l’aumento del consumo di frutta e verdura fresca sulle tavole italiane porta con sé una maggiore attenzione alle pratiche di pulizia di questi alimenti, fondamentali per la sicurezza alimentare e la salute. Il consiglio di esperti e studi scientifici conferma che il semplice risciacquo con acqua non è sufficiente a rimuovere i residui di pesticidi presenti sulla superficie di molti prodotti ortofrutticoli.

Il metodo per lavare la frutta ed eliminare i pesticidi
Durante i mesi caldi, quando pesche, albicocche, fragole, zucchine, pomodori e cetrioli abbondano, è comune sciacquare rapidamente la frutta e la verdura sotto il rubinetto. Tuttavia, come sottolinea l’esperto Michelangelo Virgillito, i pesticidi utilizzati in agricoltura sono generalmente insolubili in acqua. Questo significa che una semplice pulizia con acqua non è efficace per eliminare i residui chimici. Virgillito spiega: “Se i pesticidi si dissolvessero facilmente con la pioggia o con l’irrigazione, i produttori dovrebbero applicarli continuamente, ma non è così.” Di conseguenza, lavare mele, uva, insalata o altri ortaggi solo con acqua equivale a non lavarli affatto per quanto riguarda l’eliminazione delle sostanze chimiche superficiali.

Per garantire una pulizia più approfondita, Virgillito suggerisce un metodo semplice ed economico: immergere la frutta e la verdura in una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio per almeno 15-30 minuti. Questa pratica, oltre a essere facilmente eseguibile a casa, è supportata da evidenze scientifiche. Uno studio pubblicato nel 2017 sul Journal of Agricultural and Food Chemistry ha dimostrato che il bicarbonato di sodio è in grado di rimuovere in modo significativo residui superficiali di pesticidi come il thiabendazolo e il phosmet, spesso rinvenuti sulle mele.
Il bicarbonato di sodio, o idrogenocarbonato di sodio (NaHCO3), è una sostanza naturale che funziona modificando il pH della soluzione, destabilizzando la struttura chimica di alcuni pesticidi. L’azione combinata dell’ammollo e del leggero strofinamento favorisce il distacco delle impurità dalla buccia o dalle foglie. Virgillito avverte tuttavia di evitare l’uso dell’aceto, spesso consigliato nei rimedi casalinghi, poiché “non è altrettanto efficace nella rimozione dei pesticidi”.
Le proprietà e gli usi versatili del bicarbonato di sodio
Il bicarbonato di sodio è una polvere bianca cristallina, solubile in acqua, prodotta industrialmente con il metodo Solvay. Le sue proprietà alcalinizzanti lo rendono un agente di pulizia naturale, deodorante e disinfettante. In agricoltura, viene impiegato per contrastare la proliferazione di funghi e batteri sulle piante come valida alternativa ai fungicidi chimici sintetici, potenzialmente tossici per la salute umana.
In ambito domestico, questo composto è utilizzato per potenziare il detersivo in lavatrice, deodorare frigoriferi e ambienti, rimuovere odori da scarpiere e lettiere per animali, oltre che per la pulizia di superfici, tappeti e moquette grazie alla sua azione delicata ma efficace. Dal punto di vista medico, il bicarbonato di sodio è noto per il suo ruolo nell’equilibrio acido-base dell’organismo, impiegato come antiacido per il trattamento di pirosi gastrica, ulcere e come supporto ergogenico per regolare l’accumulo di acido lattico durante l’attività fisica intensa.
L’utilizzo del bicarbonato per il lavaggio di frutta e verdura sfrutta proprio queste sue proprietà alcalinizzanti e detergenti, rendendolo una soluzione naturale, sicura e scientificamente valida per ridurre l’esposizione ai residui chimici indesiderati. L’adozione di questa pratica è particolarmente raccomandata in estate, quando la varietà e la quantità di frutta e verdura fresca aumentano, così come l’esposizione a potenziali residui di pesticidi.