Uova, a cosa bisogna fare attenzione: ecco quando è rischioso per la salute consumarle. Si deve tener conto di questo.
Le uova rappresentano un alimento fondamentale in molte diete globali, grazie alla loro versatilità e al loro elevato valore nutrizionale. Tuttavia, non tutte le uova sono sicure da consumare: la presenza di alterazioni nel colore dell’albume o del tuorlo può indicare un deterioramento che mette a rischio la salute. È fondamentale riconoscere questi segnali per evitare gravi problemi, tra cui infezioni alimentari.

Il significato del colore nell’uovo: un indicatore di sicurezza alimentare
Il guscio delle uova può naturalmente variare dal bianco al marrone, fino a tonalità bluastre, in base alla razza delle galline, senza che ciò influenzi la freschezza o la salubrità. La vera attenzione deve essere rivolta al colore dell’albume e del tuorlo, che possono fornire indizi preziosi sullo stato dell’uovo.
- Albume verdastro o grigiastro: questo colore è spesso causato dalla presenza di batteri del genere Pseudomonas, noti per produrre pigmenti verdastri. La contaminazione da Pseudomonas può provocare intossicazioni alimentari anche gravi, pertanto è consigliabile evitare l’uso di uova con queste caratteristiche.
- Albume rosa o rosso: la presenza di queste sfumature è particolarmente allarmante, poiché può indicare contaminazioni da batteri pericolosi come la Salmonella o specifici ceppi di Pseudomonas. Questi agenti patogeni sono responsabili di infezioni gastrointestinali di elevata gravità.
- Tuorlo verde: spesso derivante da processi di ossidazione o contaminazione batterica, questo colore deve essere considerato un potenziale rischio sanitario.
- Tuorlo nero: rappresenta un evidente segno di decomposizione e infezione batterica grave. Il consumo di queste uova può portare a importanti complicanze di salute.

Il genere Pseudomonas, e in particolare la specie Pseudomonas aeruginosa, è tra i principali responsabili di contaminazioni batteriche nelle uova deteriorate. Questi bacilli Gram-negativi, aerobi facoltativi e altamente mobili grazie ai flagelli polari, sono diffusi in ambienti umidi come suolo, acque e superfici vegetali, ma anche in contesti ospedalieri e alimentari.
Questi batteri possono causare infezioni osteoarticolari, otiti, polmoniti e follicoliti, oltre a infezioni oculari e sistemiche come endocarditi, specialmente in soggetti immunocompromessi. La diagnosi richiede l’isolamento microbiologico su terreni specifici come Agar Cetrimide.
Oltre a Pseudomonas, la contaminazione da Salmonella Enteritidis ST11 rappresenta un’altra minaccia rilevante, collegata a casi di infezioni confermate in diversi paesi europei e negli Stati Uniti. Tra gennaio e ottobre 2023, oltre 300 casi sono stati segnalati, con focolai associati al consumo di carne di pollo e kebab contaminati.
Le indagini hanno individuato produttori e fornitori di carne polacchi come possibili fonti di contaminazione, ma la complessità della catena alimentare rende difficile attribuire con certezza la responsabilità. Le autorità sanitarie hanno sottolineato l’importanza di ulteriori approfondimenti per individuare le cause e adottare misure di controllo efficaci, al fine di prevenire nuovi casi.
Prevenire i rischi: consigli per il consumatore
Per evitare rischi legati al consumo di uova contaminate e prodotti avicoli, è fondamentale:
- Controllare attentamente il colore e l’aspetto dell’uovo prima di consumarlo.
- Evitare uova con albume o tuorlo dai colori anomali come verde, nero, rosa o rosso.
- Conservare le uova in modo corretto, mantenendole refrigerate e consumandole entro la data di scadenza.
- Acquistare prodotti da fornitori affidabili e controllare le condizioni di conservazione della carne di pollo.
- Prestare attenzione alle norme igieniche durante la preparazione degli alimenti per prevenire la contaminazione crociata.
La consapevolezza e l’attenzione nella scelta degli alimenti restano armi fondamentali per tutelare la salute e prevenire infezioni legate a batteri pericolosi come Pseudomonas e Salmonella.