La Grecia, con la sua storia millenaria e i suoi panorami mozzafiato, rappresenta una delle mete più ambite dai pensionati italiani.
Ogni anno, migliaia di persone decidono di trasferirsi in questo Paese non solo per godere del suo clima mediterraneo, ma anche per sfruttare vantaggi fiscali significativi. Prima di intraprendere una decisione così importante, è fondamentale comprendere a fondo i requisiti fiscali e le eventuali insidie legate al Fisco italiano.

Uno dei principali motivi per cui i pensionati italiani scelgono di stabilirsi in Grecia è la tassazione agevolata sulle pensioni. In particolare, il regime fiscale offre una tassazione ridotta al 7% sui redditi pensionistici esteri per un periodo di quindici anni, a condizione che vengano rispettati specifici requisiti. Questo vantaggio fiscale rende la Grecia una meta molto attraente rispetto ad altri Paesi europei, dove le tasse sulle pensioni possono essere significativamente più elevate.
Per poter beneficiare di questa tassazione vantaggiosa, i pensionati devono soddisfare alcuni criteri fondamentali:
- Residenza fiscale: È necessario risiedere in Grecia per almeno 183 giorni all’anno. Questa condizione è cruciale per dimostrare che il pensionato ha stabilito la sua vita nel Paese e non si tratta di un semplice trasferimento temporaneo.
- Stato di residenza precedente: I richiedenti non devono essere stati residenti in Grecia per almeno cinque dei sei anni precedenti la richiesta di accesso al regime fiscale. Questo requisito è stato introdotto per evitare che pensionati italiani già residenti in Grecia possano approfittare della tassazione ridotta senza un reale trasferimento.
- Iscrizione all’AIRE: È fondamentale essere iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE). Questa iscrizione non solo attesta la residenza all’estero, ma è anche necessaria per la gestione delle pratiche burocratiche relative alla pensione e alla fiscalità.
- Dimostrazione del centro di interessi: Il pensionato deve dimostrare che il centro dei propri interessi patrimoniali e familiari si trova in Grecia. Questo aspetto può includere l’acquisto di una casa, la presenza di attività economiche o la registrazione dei figli nelle scuole locali. Un pensionato che continua a mantenere legami significativi con l’Italia, come una casa o un conto corrente, può attirare l’attenzione del Fisco italiano, il quale potrebbe considerare il trasferimento di residenza come non genuino.
Controlli del Fisco italiano
Il Fisco italiano è attento ai movimenti dei propri cittadini all’estero e ha attuato una serie di controlli per individuare eventuali frodi fiscali. Le autorità fiscali italiane sono in grado di incrociare dati e informazioni per verificare la veridicità delle dichiarazioni di residenza all’estero. A tal fine, possono analizzare diversi aspetti, come l’utilizzo di carte di credito italiane, la presenza di immobili in Italia o l’iscrizione dei figli nelle scuole italiane. Un pensionato che risulta ancora legato in modo sostanziale all’Italia potrebbe trovarsi a dover affrontare severe sanzioni se dovesse risultare non conforme ai requisiti stabiliti.
Per evitare complicazioni, è essenziale che il pensionato dimostri un reale cambio di vita in Grecia, superando i 183 giorni di residenza e mantenendo coerenza tra le scelte patrimoniali e personali. Le autorità fiscali greche, inoltre, richiedono che la pensione venga accreditata su un conto corrente locale, e non su un conto italiano, per facilitare la verifica della residenza e della tassazione.

Non tutti i pensionati italiani possono beneficiare della tassazione al 7%. Secondo la Convenzione tra Italia e Grecia contro le doppie imposizioni, gli ex dipendenti pubblici italiani sono soggetti a una tassazione diversa. Le pensioni relative a impieghi pubblici italiani rimangono imponibili in Italia, a meno che il pensionato non abbia anche la nazionalità greca. Questo significa che le pensioni pubbliche sono tassate solo in Italia, mentre quelle private possono essere tassate in Grecia, purché siano soddisfatti i requisiti di residenza.
Per i pensionati che si trovano in questa situazione, è fondamentale comunicare con l’ente erogante della pensione per richiedere la detassazione, presentando il modello EP, debitamente vidimato dall’autorità fiscale greca. Questo passaggio è cruciale per evitare ritenute alla fonte che potrebbero compromettere i vantaggi fiscali previsti.