“Rischio Parkinson più alto per chi vive vicino a queste zone”: l’allerta dello studio

Parkinson e rischio neurologico: uno studio evidenzia l’impatto della vicinanza ad alcune specifiche zone. Quali sono?

Un recente studio condotto dalla dottoressa Brittany Krzyzanowski presso il Barrow Neurological Institute di Phoenix ha rivelato un dato allarmante: vivere in alcune zone particolari potrebbe raddoppiare il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson. Questa ricerca, pubblicata su JAMA Network Open, ha esaminato la correlazione tra la distanza da questi luoghi e il rischio di contrarre questa malattia neurodegenerativa, con risultati che meritano un’attenzione particolare.

rischio di parkinson in alcune zone
Parkinson e rischio per chi vive in alcune zone – ispacnr.it

Le zone a rischio correlato al Parkinson

Il team di ricerca ha utilizzato dati provenienti dal Rochester Epidemiology Project, analizzando 419 casi di Parkinson e oltre 5.100 controlli. I risultati hanno evidenziato come il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson aumenti significativamente per coloro che risiedono a meno di 1,6 km da un campo da golf. In particolare, per ogni miglio (circa 1,6 km) di distanza in più, il rischio di Parkinson diminuisce del 9%. Questo ha suscitato preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale dei pesticidi utilizzati nei campi da golf e la loro potenziale infiltrazione nelle falde acquifere.

Uno dei fattori chiave identificati nello studio è la tipologia di suolo e la vulnerabilità delle falde acquifere. Le aree con suoli sabbiosi o con rocce poco profonde sono particolarmente a rischio, poiché consentono ai pesticidi di infiltrarsi facilmente nell’acqua. La dottoressa Krzyzanowski ha spiegato che in regioni con geologia carsica, caratterizzata da calcari facilmente dissolvibili, l’acqua superficiale può fluire rapidamente verso le falde acquifere, portando con sé contaminanti chimici. Questo non solo aumenta il rischio di esposizione per i residenti, ma pone anche interrogativi sulla salute pubblica in generale.

campi da golf e rischio Parkinson
Rischio di Parkinson per chi vive accanto a un campo da golf – ispacnr.it

Il morbo di Parkinson è stato collegato a diversi agenti chimici ambientali, in particolare a pesticidi come il paraquat e il rotenone, noti per la loro capacità di danneggiare i neuroni dopaminergici. Queste sostanze chimiche, utilizzate anche nei campi da golf, sono state riconosciute come potenziali fattori scatenanti per la neurodegenerazione. L’associazione tra esposizione a pesticidi e malattie neurologiche ha portato a una crescente preoccupazione tra i ricercatori e i professionisti della salute pubblica.

Raccomandazioni per la popolazione

In considerazione dei risultati dello studio, la dottoressa Krzyzanowski ha fornito alcune raccomandazioni per i residenti che vivono vicino ai campi da golf. È fortemente consigliato contattare i gestori dei campi per informarsi sui giorni e sugli orari in cui vengono effettuati i trattamenti con pesticidi. Durante questi periodi, si suggerisce di rimanere in casa per ridurre l’esposizione. Inoltre, l’utilizzo di filtri per l’acqua al carbone potrebbe fornire un ulteriore livello di protezione contro la contaminazione dell’acqua potabile.

Il legame tra l’ambiente in cui viviamo e la salute neurologica è un tema di crescente rilevanza. La scoperta che le persone residenti vicino ai campi da golf potrebbero affrontare un rischio maggiore di sviluppare il morbo di Parkinson è un chiaro invito a riflettere sulle pratiche agricole e sull’uso dei pesticidi. Questo studio non solo evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo ai fattori ambientali che influenzano la salute, ma sottolinea anche l’importanza di politiche più rigorose per proteggere la popolazione da sostanze chimiche potenzialmente dannose.

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