Puoi andare in pensione con 15 anni di contributi: quanto ti spetta sull’assegno

Andare in pensione con soli 15 anni di contributi è possibile, ma serve conoscere gli strumenti giusti. Ecco cosa c’è da sapere.

In un Paese dove il sistema pensionistico sembra sempre più complicato da decifrare, in tanti si pongono una domanda che suona quasi come una speranza: posso andare in pensione anche se ho solo 15 anni di contributi?

Pensioni e contributi
In pensione con 15 anni di contributi grazie a questa norma (ispacnr.it)

La risposta, sorprendentemente, non è un secco no. Certo, non è automatico, però oggi esiste una possibilità concreta che permette di sistemare la propria posizione e avvicinarsi alla pensione anche in situazioni apparentemente compromesse.

Pensione con 15 anni di contributi, ecco come fare

Questa possibilità ha un nome ben preciso: Pace Contributiva. Non è una novità assoluta, infatti la misura era già stata introdotta negli anni scorsi. Però, quello che forse in pochi sanno, è che anche nel 2025 sarà attiva e potrà tornare utile proprio a chi si trova in una condizione particolare. Pensiamo, ad esempio, a chi ha 15 anni di contributi ma si trova bloccato perché non riesce a raggiungere la soglia minima dei 20 anni, necessaria per accedere alla pensione di vecchiaia con le regole ordinarie. In questi casi, la Pace Contributiva può fare davvero la differenza.

Pensione con 15 anni di contributi
Come andare in pensione con 15 anni di contributi (ispacnr.it)

Si tratta in sostanza della possibilità di versare volontariamente i contributi per quegli anni di vuoto contributivo, ovvero quei periodi in cui non si è lavorato o non si è stati coperti da forme previdenziali obbligatorie. E qui entra in gioco la parte più importante: questo strumento permette di riscattare fino a cinque anni di contribuzione, anche non continuativi, che possono risultare fondamentali per raggiungere il minimo richiesto.

Senza ombra di dubbio, è una soluzione interessante. Non solo perché consente di rimettere in carreggiata una carriera lavorativa discontinua, ma anche perché rende più semplice l’accesso a una pensione che altrimenti resterebbe solo un miraggio. L’importo da versare per coprire gli anni mancanti si calcola in base all’aliquota prevista dal fondo INPS di riferimento. Per chi è iscritto al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, ad esempio, l’aliquota è del 33%. Il calcolo si basa sulla retribuzione lorda percepita nei 12 mesi precedenti alla richiesta.

Come fare il versamento

Il versamento può essere fatto tutto in una volta oppure rateizzato, il che rappresenta senza dubbio un vantaggio ulteriore per chi non ha la possibilità di affrontare subito l’intera spesa. In ogni caso, si tratta di una strada percorribile e concreta, pensata per chi ha buchi nella propria posizione contributiva e rischia di rimanere fuori dal sistema previdenziale.

Insomma, se ci si trova con soli 15 anni di contributi e si teme di non poter accedere mai alla pensione, conviene fermarsi, informarsi bene e valutare questa opportunità. La Pace Contributiva può essere, di fatto, il ponte che collega una carriera discontinua a un diritto che nessuno dovrebbe vedersi negato.

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