La tassa di successione è un salasso, ma l’avvocato spiega come non pagarla (è tutto legale)

Un noto avvocato spiega come non pagare, in maniera del tutto legale, la tassa di successione, oggi diventata un vero salasso.

In Italia, la pratica delle donazioni immobiliari continua a crescere, rappresentando un mezzo sempre più utilizzato per anticipare il passaggio generazionale e ottimizzare la gestione del patrimonio familiare, anche in relazione alla temuta tassa di successione.

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Tassa di successione, come non pagarla: un metodo tutto legale – Ispacnr.it

Secondo l’ultimo Rapporto Dati Statistici Notarili del 2024, le donazioni di beni mobili – come denaro, quote societarie o partecipazioni – hanno raggiunto le 47.085 unità, segnando un incremento dell’1,7% rispetto all’anno precedente (46.289).

Crescita delle donazioni immobiliari e mobiliari

Questo dato evidenzia una stabilizzazione su livelli simili a quelli del 2022. Molto più significativa è la crescita delle donazioni immobiliari, passate a 217.749 atti, con un aumento del 6,8% rispetto alle 203.888 del 2023, avvicinandosi al record storico registrato nel 2021 (221.642 atti). Questo incremento conferma come la donazione sia percepita come uno strumento efficace per pianificare in anticipo il trasferimento di proprietà, evitando complicazioni fiscali e potenzialmente riducendo l’impatto della tassa di successione.

Nel dettaglio, oltre la metà delle donazioni immobiliari riguarda abitazioni e fabbricati (capannoni, negozi e altri immobili non residenziali), che rappresentano il 56,45% del totale, con una leggera crescita rispetto al 55,81% del 2023. Le donazioni di nuda proprietà restano stabili al 16,64%, mentre quelle relative a terreni agricoli scendono lievemente dal 13,72% al 13,25%. Dal punto di vista geografico, il Sud Italia e le Isole si confermano le zone dove le donazioni immobiliari sono più diffuse, con il 48,82% degli atti registrati. Interessante è la crescita della quota del Centro Italia, che raggiunge il 14,67%, superando quella delle Isole (12,75%). Le regioni più attive in termini assoluti sono la Campania (13,07%), il Trentino-Alto Adige (10,68%), la Sicilia (10,53%) e la Puglia (9,94%).

Per quanto riguarda l’età dei donatari, la maggior parte di chi riceve un immobile ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni, con il gruppo 46-55 anni che rappresenta il 26,11%. I donanti sono prevalentemente over 56, con una notevole eccezione per le donazioni di usufrutto, dove il 16,47% dei donanti ha un’età compresa tra 76 e 99 anni. Per le agevolazioni legate alla prima casa, il 34,32% dei beneficiari rientra nella fascia 18-35 anni.

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Come non pagare la tassa di successione – Ispacnr.it

Nel campo delle donazioni di beni mobili, la quota più consistente riguarda trasferimenti di quote e azioni in piena proprietà (42,39%) e in nuda proprietà (5,32%), seguiti da donazioni in denaro (40,64%). Le partecipazioni societarie e le aziende rappresentano rispettivamente il 42,39% e il 6,14% delle donazioni, dati che risultano sostanzialmente stabili rispetto al 2023. Le donazioni di altri beni mobili, come titoli, sono marginali e costituiscono solo lo 0,79%.

Anche in questo settore, la fascia anagrafica dei donatari si concentra principalmente tra i 18 e i 55 anni, con una progressiva riduzione tra le fasce più anziane. Questi dati sottolineano come le donazioni siano uno strumento strategico non solo per la gestione degli immobili ma anche per la trasmissione di ricchezza finanziaria e partecipazioni societarie, spesso utilizzato per ridurre o addirittura azzerare il peso della tassa di successione attraverso una pianificazione fiscale anticipata, sempre nel rispetto della normativa vigente.

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