Classifica delle acque minerali: l’analisi delle migliori e peggiori secondo Altroconsumo. Sono quelle che non immagini.
Un recente test condotto da Altroconsumo ha suscitato un ampio dibattito sulla qualità delle acque minerali in commercio in Italia. Nell’indagine, sono state analizzate 21 marche di acqua minerale. I risultati hanno portato alla luce la presenza di sostanze contaminanti come il TFA (acido trifluoroacetico) in sei delle marche testate, di cui cinque sono state bocciate per livelli eccessivi di questo inquinante, parte della famiglia degli PFAS (sostanze perfluoroalchiliche). Questo articolo offre un’analisi dettagliata dei risultati emersi e delle implicazioni per la salute e l’ambiente.

Il test di Altroconsumo sulle acque minerali
L’acqua minerale è un prodotto molto apprezzato in Italia, ma la sua qualità può variare significativamente da un marchio all’altro. Altroconsumo ha considerato diversi criteri per la valutazione delle acque, tra cui la presenza di TFA, la completezza delle etichette, il contenuto di sali minerali, la presenza di metalli pesanti, l’impatto ambientale delle bottiglie e eventuali odori sgradevoli. Il TFA è un inquinante persistente, il cui utilizzo è stato associato a diverse problematiche ambientali e sanitarie. La sua presenza in acque minerali e potabili solleva interrogativi sulla sicurezza di questi prodotti.
Le marche bocciate per la presenza di TFA includono nomi noti come Panna, Esselunga Ulmeta, Levissima, Maniva e Saguaro Lidl. A queste si aggiunge Fiuggi, che, pur non avendo livelli preoccupanti di TFA, ha ricevuto un giudizio negativo per il suo impatto ambientale e l’eccesso di arsenico. Questo rappresenta un campanello d’allarme per i consumatori che cercano di fare scelte informate riguardo all’acqua che bevono.

D’altra parte, solo tre acque minerali sono risultate completamente prive di TFA: Blues Eurospin fonte Sant’Antonio (0,17 €/l), Conad fonte Valpura (0,18 €/l) e San Benedetta Eco Green fonte Benedicta (0,24 €/l). Questi prodotti non solo si sono distinti per la loro purezza, ma hanno anche ottenuto punteggi elevati in altri parametri analizzati.
Blues Eurospin Sant’Antonio è stata incoronata la “Migliore del test” grazie ai risultati eccellenti in quasi tutti i parametri, e ha ricevuto anche il titolo di “Migliore acquisto” per il suo rapporto qualità-prezzo. San Bernardo Rocciaviva si è posizionata al secondo posto, seguita da Conad Valpura, che ha condiviso il podio per convenienza. Altre marche come Vera, San Benedetto Eco Green e Lauretana hanno ottenuto valutazioni positive, evidenziando così che esistono opzioni di alta qualità e sicure per i consumatori.
Le reazioni delle aziende e il dibattito in corso
La pubblicazione dei risultati ha spinto Mineracqua, la Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali Naturali e delle Acque di Sorgente, a esprimere la propria sorpresa per la metodologia e l’interpretazione dei dati da parte di Altroconsumo. Secondo Mineracqua, i controlli sulla qualità delle acque minerali sono rigorosi e garantiti da enti competenti come ASL e ARPA. La federazione ha contestato l’uso del termine “eccessivo” rispetto al TFA, sostenendo che non esiste ancora un limite normativo specifico per questa sostanza.
Al contrario, Altroconsumo ha ribadito che l’assenza di limiti chiari per il TFA non implica che la presenza di questo inquinante sia accettabile. Hanno sottolineato che i campioni bocciati presentavano livelli di TFA superiori a quelli considerati sicuri in base ai nuovi standard europei per i PFAS, attesi per il 2026.
Un altro aspetto critico emerso è la questione dei metalli pesanti, in particolare l’arsenico. Altroconsumo ha avvertito che livelli di arsenico superiori a 3 µg/L potrebbero destare preoccupazione, considerando che il limite legale è fissato a 10 µg/L. Mineracqua ha risposto affermando che i limiti per le acque minerali sono stabiliti su criteri di sicurezza e che livelli di arsenico inferiori a quelli legali sono considerati sicuri.