730, se accetti quello precompilato ricevi meno rimborsi: l’esperto spiega cosa fare

Non tutti lo sanno ma se presenti il Modello 730 precompilato ricevi meno rimborsi; ecco perché accade, parlano gli esperti.

Con l’approssimarsi della scadenza per la dichiarazione dei redditi, molti contribuenti italiani si trovano a dover fare i conti con novità che possono influire significativamente sull’importo dei rimborsi fiscali.

Modello 730 euro contanti
Modello 730, se prepari quello precompilato ricevi meno rimborsi – Ispacrn.it

Il 20 maggio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una FAQ che ha chiarito alcuni aspetti fondamentali relativi alla dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2024, sottolineando come l’accettazione del modello precompilato possa comportare una diminuzione delle detrazioni fiscali per i contribuenti con redditi superiori ai 50.000 euro.

Modello 730, perché con il precompilato ricevi meno rimborsi

Secondo le nuove disposizioni, introdotte dalla riforma Irpef approvata con il d.lgs. 216/2023, i contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro subiranno un taglio forfettario di 260 euro sulle detrazioni fiscali per il periodo d’imposta 2024. Questo cambiamento è stato pensato dal governo per finanziare l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef, permettendo di ridurre le aliquote per i redditi medio-bassi, ma comporta una penalizzazione per chi si colloca nella fascia di reddito medio-alto. Il governo ha giustificato questa misura come necessaria per garantire la sostenibilità del nuovo schema di aliquote fiscali.

La Relazione tecnica allegata alla riforma stima che il prelievo di 260 euro per ciascun contribuente che supera la soglia di 50.000 euro genererà le risorse necessarie a mantenere in essere i benefici fiscali per i redditi più bassi. Questo significa che, mentre i contribuenti a basso reddito beneficeranno di un alleggerimento fiscale, quelli con redditi più elevati dovranno contribuire a questa riforma attraverso una riduzione delle loro detrazioni. Il meccanismo di riduzione scatta automaticamente per chi dichiara un reddito superiore ai 50.000 euro. È importante notare che il taglio non si applica a tutte le spese detraibili, ma solo a una selezione di esse.

Le spese coinvolte includono, tra le altre, gli interessi sul mutuo per la prima casa, le spese scolastiche e universitarie, e le spese per attività sportive dei figli. Tuttavia, alcune spese, come quelle sanitarie, rimangono escluse dal taglio e continuano a beneficiare della detrazione del 19%. Con l’introduzione del modello precompilato, i contribuenti possono facilmente accettare le informazioni già inserite dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, questa scelta potrebbe risultare rischiosa per coloro che si trovano nella fascia di reddito sopra i 50.000 euro.

Uomo legge documenti
Se presenti il 730 precompilato avrai meno rimborsi: parla l’esperto – Ispacnr.it

Come chiarito dall’Agenzia, accettando le detrazioni calcolate automaticamente, i contribuenti potrebbero trovarsi a ricevere un rimborso inferiore rispetto a quanto avrebbero potuto ottenere se avessero effettuato una revisione approfondita delle spese detraibili. È fondamentale, quindi, che i contribuenti esaminino attentamente il modello precompilato e verifichino le voci di spesa. In alcuni casi, potrebbe essere vantaggioso presentare una dichiarazione dei redditi “fai da te”, dove si possono includere tutte le spese detraibili, senza subire le penalizzazioni previste per i redditi più elevati.

Il panorama della dichiarazione dei redditi per il 2025 si presenta complesso, con diverse variabili da considerare. I contribuenti si trovano di fronte a scelte importanti, specialmente quelli con redditi medio-alti, che devono prestare attenzione alle nuove regole per evitare di vedere ridotti i loro rimborsi. È consigliabile consultare un esperto fiscale o un commercialista per navigare al meglio in queste acque turbolente e massimizzare i benefici fiscali.

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