Di’ addio all’affitto salato! Il bonus 2025 è qui per alleggerire le tue spese da fuori sede

Nel contesto economico attuale, il governo italiano ha introdotto un importante strumento di supporto economico: il bonus affitto.

Questa misura è pensata per alleviare il peso del canone di locazione, offrendo aiuto concreto a coloro che si trasferiscono per motivi di lavoro o di studio. Ma come funziona esattamente? Chi può beneficiarne? Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Questa misura è pensata per alleviare il peso del canone di locazione, offrendo aiuto concreto a coloro che si trasferiscono
Per i lavoratori fuori sede (www.ispacnr.it)

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un bonus affitto come parte di una più ampia strategia per incentivare la mobilità lavorativa. Questa agevolazione è rivolta specificamente ai lavoratori che, per esigenze professionali, decidono di trasferirsi in un’altra città. Il bonus affitto è un vantaggio fiscale riservato ai dipendenti assunti con un contratto a tempo indeterminato a partire dal 1° gennaio 2025.

I requisiti per accedere al bonus

Per poter accedere a questo beneficio, i lavoratori devono soddisfare alcuni requisiti specifici. Innanzitutto, è necessario che il trasferimento della residenza avvenga a una distanza minima di 100 chilometri dal comune di origine per motivi lavorativi, anche se questo avviene all’interno della stessa regione. Inoltre, il reddito del richiedente non deve superare i 35 mila euro nel 2024. È importante notare che, nel caso in cui il datore di lavoro eroghi un contributo per il pagamento dell’affitto, tale somma può essere esclusa dal reddito fino a un massimo di 5 mila euro all’anno. Questa esenzione fiscale rappresenta un incentivo significativo per le aziende a supportare i propri dipendenti.

Oltre al bonus affitto, esiste un’altra opzione per i lavoratori che si trasferiscono: la detrazione fiscale prevista dal comma 1-bis dell’art. 16 del TUIR. Questa misura è rivolta a chi trasferisce la residenza a oltre 100 chilometri dal proprio comune di origine, a condizione che si trovi in una regione diversa. In questo caso, l’importo massimo della detrazione può raggiungere 991,60 euro per redditi fino a 15.493,71 euro, mentre per redditi compresi tra 15.493,71 e 30.987,41 euro la detrazione scende a 495,80 euro.

Bonus Affitto 2025
Gli studenti fuori sede (www.ispacnr.it)

Oltre ai lavoratori, anche gli studenti universitari fuori sede possono beneficiare di un bonus affitto. Questa misura è alimentata da un fondo specifico destinato agli studenti in difficoltà economica. Per accedere a questo bonus, è necessario appartenere a un nucleo familiare con un ISEE non superiore a 20 mila euro. L’importo massimo del contributo per ciascun studente è fissato a 279,21 euro.

Per coloro che non soddisfano i requisiti per il bonus affitto, esiste la possibilità di beneficiare di una detrazione fiscale. Questa detrazione si applica ai contratti di locazione stipulati da studenti universitari che risiedono a una distanza minima di 100 chilometri dal proprio comune di residenza. L’agevolazione è pari al 19% dell’importo massimo deducibile, fissato in 2.633 euro, per un massimo di 500 euro. È importante notare che la detrazione è totale per i redditi familiari fino a 120 mila euro, ma diventa parziale per redditi compresi tra 120 e 240 mila euro.

Iniziative locali per il supporto agli affitti

A livello locale, molti comuni e regioni hanno attivato programmi di sostegno per aiutare i cittadini a far fronte ai costi degli affitti. Ad esempio, il Comune di Roma ha messo a disposizione un contributo annuo di 1.000 euro per coloro che si trovano in difficoltà economica. Tuttavia, le modalità di accesso e gli importi variano notevolmente da un’amministrazione all’altra. Per ottenere informazioni dettagliate, è consigliabile consultare i siti ufficiali dei comuni o recarsi presso gli sportelli dedicati.

Sebbene i requisiti possano differire da comune a comune, esistono alcuni criteri comuni che sono frequentemente richiesti. Questi includono generalmente un’età massima di 35 anni, la necessità di essere in cerca di un primo impiego o di avere un contratto a tempo determinato, e un reddito che rientri nelle soglie ISEE stabilite. Inoltre, spesso è richiesto di risiedere nel territorio di riferimento da almeno sei mesi, accompagnato da un regolare contratto di locazione registrato.

Change privacy settings
×