Produrre latte per mezzo di colture cellulari o colonie di microorganismi, e da questo formaggi e altri pseudo-latticini. Ci sono numerose start-up nel mondo che stanno seguendo questa strada con l’obbiettivo di ridurre l’impatto dell’allevamento dei bovini (a cui si devono significative emissioni di CO2 e metano in atmosfera) senza rinunciare al latte e ai suoi derivati. Alcune delle esperienze più avanzate sono in Israele, come Remilk e come bio Milk, ma ci sono anche Change Food in Australia, New Culture negli USA, e poi almeno un paio di start-up europee, Legendary food in Germania e Those Vegan Cowboys in Belgio, dove pure le vacche non scarseggiano.
Ospite Laura Cavallarin, coordinatrice dell’unità di ricerca dell’ISPA di Torino
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