Concluso il Progetto Nazionale S.WheatPro
Si conclude il Progetto Nazionale S.WheatPro. (RBSI14QQ1W) finanziato dal MIUR, Programma SIR 2014
La celiachia è un’enteropatia autoimmune causata dall’ingestione di glutine, che comporta il danneggiamento della mucosa intestinale. Ad oggi non esiste una terapia specifica, l’unica soluzione consiste nella completa eliminazione degli alimenti contenenti glutine dalla dieta, con conseguente progressivo ripristino della funzionalità intestinale. Tuttavia, recentemente, sono state sollevate perplessità in merito all’apporto nutrizionale derivante da una prolungata dieta priva di glutine. Inoltre, la selezione varietale condotta negli ultimi decenni sul frumento duro è stata principalmente mirata al miglioramento della produttività della materia prima e delle sue caratteristiche tecnologiche, a discapito della diversità genetica dei prodotti disponibili nella produzione primaria. La possibilità di identificare dei genotipi di frumento che abbiano naturalmente un minor contenuto di glutine e di sviluppare procedure di detossificazione per la produzione di alimenti a base di frumento tollerati da pazienti celiaci rappresenta un’importante sfida per ricercatori e tecnologi.
Il progetto di ricerca S.WheatPro. (RBSI14QQ1W) “Proteomic characterization of Selected durum Wheat cultivars for Production of low toxicity-food Products towards celiac disease patients”, finanziato da MIUR, di cui è stata Responsabile Scientifico la giovane ricercatrice Dott. ssa Rosa Pilolli del CNR-ISPA di Bari, ha perseguito l’obiettivo principale di rivalutare la diversità naturale di genotipi di frumento duro coltivati e non, investigando come l’eterogeneità dell’espressione proteica possa influenzare il loro potenziale tossico e immunogenico per pazienti celiaci, nonché la loro suscettibilità a trattamenti microbiologici di detossificazione.
Le attività di ricerca sono state condotte principalmente presso la sede di Bari del CNR-ISPA, con il supporto scientifico della dott.ssa Linda Monaci (CNR-ISPA, Bari) e la collaborazione con il dott. Gianfranco Mamone (CNR-ISA, Avellino) e della dott.ssa Carmen Gianfrani (CNR- IBP, Napoli). All’interno del progetto sono state attivate anche due consulenze esterne con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in particolare con la sezione di Genetica nella persona della Prof.ssa Agata Gadaleta (DiSAAT) e con la sezione di Microbiologia nella persona della Prof.ssa Maria De Angelis (DiSSPA).
L’approccio multidisciplinare proposto, basato su caratterizzazione proteomica, immunologica e genomica, comprendente metodologie analitiche convenzionali ed avanzate, ha consentito di identificare dei genotipi di frumento duro con minor contenuto di glutine, ma proprietà reologiche soddisfacenti, in prospettiva del loro potenziale impiego della materia prima in prodotti da forno. Sebbene nessuno dei genotipi individuati possa essere considerato sicuro per il consumo diretto da parte di pazienti celiaci (ovvero individui che hanno già manifestato la sintomatologia tipica della enteropatia auto-immune), l’evidenza riscontrata in questo progetto di un ridotto rischio di tossicità/immunogenicità ha prospettato potenziali applicazioni dei genotipi stessi nella prevenzione dell’insorgenza della risposta immunitaria in individui geneticamente predisposti. Infatti, precedenti studi hanno dimostrato che la quantità e la durata di esposizione al glutine è strettamente associata all’inizio di tale patologia (Pisapia, et al. J. Autoimmun. 2016, 70, 63; Gianfrani, et al. J. Autoimmun. 2018, 89, 1).
Inoltre, nell’ambito del Progetto S.WheatPro. sono stati realizzati in un impianto pilota tre alimenti da forno modello, ovvero panetti a base di frumento duro monovarietale, sottoposti a fermentazione microbiologica, al fine di degradare il glutine residuo. I risultati di caratterizzazione proteomica ed immunochimica dei prototipi realizzati hanno mostrato risultati estremamente promettenti che saranno oggetto di pubblicazione.
Per ulteriori informazioni contattare la Dott.ssa Rosa Pilolli, rosa.pilolli@ispa.cnr.it, tel +390805929999.
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